La vignetta della settimana

La vignetta della settimana

giovedì 4 marzo 2010

Lo Stato in bancarotta...

Nel corso degli anni ne sono capitate di tutti i colori, dalle aziende che dichiaravano bancarotta (qualcuna con fini più fraudolenti di altri) ai comuni costretti ad ammettere che soldi in cassa non ce n’erano. Ma quando si parla della Grecia, ammetterete che la cosa non vi suona immediatamente possibile.
La Grecia patria dei primi grandi filosofi, della democrazia, delle olimpiadi, si è ridotta ed essere sulle prime pagine perché non ha più denaro per soddisfare le sue piccole “spesucce”. Ma ciò che più fa rabbrividire, a parer mio, sono le dichiarazioni fatte dal Gianni e Pinotto versione tedesca, tali Frank Schaeffler e Josef Schlarmann. Loro infatti ritengono che “svendere” delle isole disabitate è cosa buona e giusta, per riparare al buco provocato dalla crisi.
È questo che io chiamo limite del capitalismo. Questa trovata che, a prima vista magari, attribuiremmo a comici e non a due parlamentari (eh già, lo sono), dà proprio la prova della degradazione umana dovuta al capitalismo più sfrenato. In un mondo dominato dal buonsenso, probabilmente, una situazione come quella del Paese mediterraneo sarebbe affrontata a tavolino in una riunione straordinaria tra tutte le nazioni, nel mondo attuale invece la situazione è questa: la gazzella straziata, dopo che un leone l’ha morsa a morte, corre con le ultime sue forze in cerca di un disperato aiuto. Purtroppo nessuno sembra vedersi, e la gazzella non ha nient’altro da fare che cercare un buon posto per morire. Solo allora iene ed avvoltoi fanno il loro ingresso.
Tutto il mondo sta aspettando la barca che affonda, per vedere che parte potrà ricavarci. Ed ecco che il limite, silenziosamente, si trasforma in una fine perversione a veder la gente soffrire, vedere i propri “simili” soffrire. Permettetemi le amate virgolette sulla parola “simili”, perché in questa società non riesco a trovar posto. È più forte di me, non riesco ad inserirmi. E per un certo verso neanche voglio farlo.
Spero di non essere il solo a pensarla in questo modo, nel caso anche voi vi ritrovate in questo mio pensiero, vi prego di lasciare anche solo un piccolo commento, un qualcosa che faccia capire a me e ai più timidi “Ehi, è piccolo il mondo”.
Scusate per l’assenza in questi giorni, ma ho avuto quello che si può definire un inizio di settimana turbolento. Mi rifarò nei prossimi giorni, promesso.
Giuseppe Troccoli

Nessun commento:

Posta un commento