Si chiude oggi la prima settimana di vita di “Commentando...” e devo dire che comincia già a dare le sue soddisfazioni. Ieri abbiamo superato il traguardo delle 50 visite totali, con un picco di visitatori superiore a venti. Lo so, sono soltanto numeri, ma numeri di un certo spessore. Voglio quindi ringraziare ogni utente che ha letto gli articoli presenti su questo blog: lo farei di persona, ma dato che provenite da ogni angolo d’Italia converrete che è un’impresa quantomeno complicata.
Spero vi accontenterete di un caldo e sincero ringraziamento telematico, visitatori, almeno per adesso è tutto ciò che posso offrirvi.
Sarebbe però ora che i commenti apparissero su “Commentando...”, dato che il motivo della sua esistenza è proprio quello. Senza paura, rimanendo anche anonimi, potreste cominciare a “postare” la vostra opinione, i vostri pareri, che per me e l’Ingegnere del Popolo sono importantissimi. Penso di parlare a nome di entrambi dicendo che sarebbe un’ottima occasione di crescita personale e, perché no, anche di crescita come giornalisti (ma non ditelo troppo forte, sembra non se la passi troppo bene questa categoria).
In secondo luogo, ma non in ordine di importanza, ringrazio il sopracitato Ing. del popolo una figura indispensabile per la vita di questo blog. Ottimo amico, correttore di bozze, campana da sentire e, naturalmente, vignettista. Sì perché la vignetta della settimana l’ha disegnata lui e viene da un’idea partorita da entrambi, purtroppo ci siamo dimenticati di annettere una firma, ma dalla prossima ci sarà. Inoltre è probabile che se abbiate conosciuto questo sito sia per merito suo, quindi concedetemi di ripetere: grazie Ingegnere!
Conclusa questa parte un po’ mielosa, andiamo alla parte succosa di questo editoriale. La mia intenzione è quella di inserire in un unico post le più importanti notizie della settimana terminante, per fare il punto prima di passare agli avvenimenti che avverranno.
Tratterò, come accennato, solo le notizie che hanno avuto più eco durante la settimana, divise per macroarea.
Cronaca
Il 15 febbraio Milko Pennisi, ex presidente della Commissione Urbanistica della città di Milano, viene arrestato sotto convalida del Gip Simone Luerti. Motivo dell’arresto, aver intascato tangenti da un imprenditore locale per “sboccare una pratica”.
Sempre il 15, ai giornali arriva la notizia della frana nel catanese, avvenuta la notte prima. Con velocità vengono sgombrate diverse abitazioni della zona.
Alle 18.30 dello stesso giorno, Denis Verdini accompagnato dal suo avvocato Marco Rocchi, arriva alla procura di Firenze per l’inchiesta sui cantieri del G8 della Maddalena. Alle 20.10 lo stesso Verdini, che ricordiamo è coordinatore nazionale del PDL, esce da una porta secondaria dell’ufficio di procura, evitando così i giornalisti.
Il 16 febbraio invece, in un tragico incidente stradale muoiono un bambino di appena dieci anni, un’insegnante e un conducente di pullman. L’incidente è avvenuto sull’A12, all’altezza di Massa e ha coinvolto soltanto il pullman con cui veniva trasportata in suolo italiano una scolaresca francese. Cinque i feriti di cui uno grave.
Lo stesso giorno viene totalmente sgomberata la città di Maierato, in provincia di Vibo Valentia, in seguito ai vari movimenti franosi che hanno colpito in questi giorni il sud Italia.
Il 17 febbraio il magistrato della procura di Roma Achille Toro, che occupava la posizione di procuratore aggiunto dopo una carriera di 40 anni, lascia la magistratura. La decisione è stata presa in seguito alla sua divulgazione di informazioni coperte dal segreto d’ufficio, per evitare un sicuro provvedimento disciplinare da parte della Procura Generale della Cassazione.
Il 18 febbraio arriva la notizia dell’arresto di due funzionari del fisco di Varese. L’indagine, grazie all’aiuto di un imprenditore locale a cui è stata chiesta una tangente di oltre 50 mila euro, è stata condotta con successo dal corpo dei Carabinieri della città lombarda.
Il 18 sono anche note le condizioni del giovane “No-Tav” ferito in seguito agli scontri con la Polizia in Val Susa. Il giovane ha un ematoma subdurale ma la prognosi rimane comunque riservata.
Il 19 febbraio viene trovato un ordigno esplosivo in via Principi d’Acaja a Torino, nelle vicinanze della stazione della metropolitana omonima (servizio che, ricordiamo, era in sciopero proprio quel giorno, N.d.R.). Fortunatamente l’accensione dell’ordigno non ha resistito alla battente pioggia del capoluogo piemontese.
In questo giorno, inoltre, vi è la decisione da parte di 100 comuni della Pianura Padana di effettuare un totale stop del traffico domenica 28 febbraio 2010. Per Chiamparino (sindaco di Torino) e Moratti (sindaco di Milano) questo è un importante avvenimento, in quanto si è riusciti a mettere d’accordo diversi rappresentanti di entità più o meno piccole, e dovrebbe essere un esempio da seguire anche per il Governo centrale.
Politica
Il 15 febbraio Bossi si dichiara non favorevole all’idea di privatizzare la Protezione Civile Italiana, idea proposta nei giorni precedenti che ha attirato particolarmente l’attenzione nel panorama politico italiano.
Il 15 è anche un giorno infuocato in quanto, dopo le varie accuse di concussione e gli scandali per i cosiddetti “grandi eventi”, per i quotidiani tornava in voga il nome “Tangentopoli”. Il presidente della Camera dei Deputati Fini, dichiara che non siamo alle prese con un evento simile a quello che ha colpito l’Italia agli inizi degli anni ’90, perché “Oggi chi ruba non ruba per la politica o per un partito, ma ruba perché è ladro, un volgare lestofante”.
Il 17 febbraio sempre Fini, interviene sulla situazione del sud Italia, economicamente molto meno incisivo che il settentrione, tanto da aver perso l’intero guadagno di cinque anni dopo la caduta rovinosa dei mercati del 2009. La dichiarazione di Fini: “(Serve) Un patto da parte delle istituzioni che torni a dar loro (i cittadini del Mezzogiorno, N.d.R.) piena fiducia”.
Il 18 febbraio, a seguito di un “drug test” effettuato anonimamente da 232 parlamentari italiani, svela che uno di essi è positivo alla cocaina. Dei 232 test, però solo 147 sono stati resi pubblici dai parlamentari che l’hanno eseguito.
Il 19 febbraio, dopo tre bocciature del ddl riguardante la Protezione Civile, viene approvato finalmente alla camera il decreto, opportunamente modificato. Per Napolitano, Presidente della Repubblica Italiana, questo è un notevole passo avanti, dove ha vinto la collaborazione tra gli schieramenti.
Estero
Il 15 febbraio un terribile incidente ferroviario provoca 25 morti in Belgio, oltre 100 i feriti, alcuni molto gravi.
Il 16 febbraio giunge la notizia da parte di fonti statunitensi dell’arresto di Mullah Abdul Ghani Baradar, uno dei principali capi militari talebani. La cattura è avvenuta nella città di Karachi e viene subito smentita dal Pakistan, che però, il giorno dopo, è costretta ad ammettere la verità.
Il 17 febbraio, Mosca ritira il carico di missili S-300 diretti in Iran. Il motivo è la politica sugli esperimenti atomici da parte dello Stato mediorientale, che ha arricchito l’uranio al 20%.
Il 17 febbraio arriva anche la notizia riguardanti i talebani in Afghanistan i quali sarebbero colpevoli di utilizzare donne e bambini come scudi umani.
Il 18 febbraio Barack Obama accetta di incontrare il Dalai Lama nella sala delle Mappe della Casa Bianca. L’incontro, ha avuto come tema principale la situazione dei diritti violati in Cina, e il Presidente americano ha promesso di fare il possibile. Arriva però pronta la risposta della Cina, che accusa il capo religioso come la maggiore figura sovversiva del territorio cinese.
Sempre il 18 febbraio, un aereo si schianta contro la sede del fisco ad Austin, Texas. Il pilota americano ha fatto “testamento” sul web, dove asserisce di vendicarsi di un contenzioso con l’ufficio in questione. Fortunatamente nessun morto nell’attentato, oltre ovviamente al pilota, due feriti e un disperso.
Il 19 febbraio avvengono degli attacchi informatici ai danni di Google. Gli attacchi provengono da due atenei cinesi. Il motivo è probabilmente la contesa dei giorni precedenti tra la major americana e lo Stato asiatico.
Lo stesso giorno da Mosca arriva la dichiarazione che esprime la volontà di voler sanzionare l’Iran senza però esagerare. Questa sanzione, secondo il vice Ministro degli Esteri Ryabko, dovrebbe essere solo un metodo per evitare la creazione di nuovi ordigni nucleari. La dichiarazione è in netta contrapposizione con il volere degli Stati Uniti e di Israele.
In conclusione auguro un buon fine settimana a tutti i lettori di "Commentando..."
sabato 20 febbraio 2010
venerdì 19 febbraio 2010
La nuova barzelletta del Sig.B.
Nell'odierna intervista di Berlusconi a palazzo Grazioli, Silvio allieta ancora una volta i giornalisti con una delle sue celebri barzellette: "Non credo ci sia dubbio sul fatto che chi sbaglia e commette dei reati non può pretendere di restare in nessun movimento politico" e ancora "le persone che sono sottoposte a indagini o processi non devono venire ricomprese nelle liste elettorali". Questa non può essere altro che una battuta! E invece no.
Il Sig. B. a quanto pare è convinto che l'essere indagato comporti l'estromissione della persona in questione da qualsiasi partito politico esso faccia parte (tranne che ne sia il presidente, N.d.A.) in quanto il nostro Silvio precisa: "se ci sono dei dubbi sulla loro colpevolezza sara' l'ufficio di presidenza a decidere caso per caso".
In poche parole se Silvio ha dei dubbi che il Sig. B. sia colpevole, deve farlo dimettere. Ora è tutto chiaro!
A parte gli scherzi e le battute, quello che è davvero grave non è tanto la sua affermazione ma il fatto che in questi giorni è stato presentato d'urgenza un decreto legge che inasprisca le pene per coloro che vengono corrotti. Il governo "del fare", come lui stesso l'ha definito, ha preso l'impegno di combattere coloro che truffano lo Stato. Ma perchè viene presentato proprio in questi giorni, dove il disGuido Bertolaso riempie le colonne dei giornali? Non hanno sempre sostenuto, gli esponenti del Pdl (e non solo!) che fosse tutta una montatura per colpire ancora una volta Berlusconi?
Le risposte a queste domande sono semplici. Più che governo "del fare" si rivela ancora una volta governo "del rimediare". Decreti legge che fanno tanto fumo, suscitando interesse nell'opinione pubblica (che a quanto pare risponde in modo favorevole), ma che poi si rivelano soltanto una pagliacciata. Basta citarne alcuni per rendere l'idea: gli anziani non riescono a sostenere i danni economici della crisi? Nessun problema, arriva la "social card"! Presentata come la misura anti-crisi per eccellenza, la carta ricaricabile conteneva 40 euro (nei casi migliori) da spendere mensilmente per i generi alimentari.Tutto ciò per placare l'opinione pubblica, per far sembrare che il governo "faccia", ma non è stato e mai sarà così. Cosa ancora più grave è che l'opposizione si limita ad esultare quando un decreto viene respinto, o addirittura ne condivide di assurdi. Una parola può descrivere la nostra attuale classe dirigente: vergogna.
Il Sig. B. a quanto pare è convinto che l'essere indagato comporti l'estromissione della persona in questione da qualsiasi partito politico esso faccia parte (tranne che ne sia il presidente, N.d.A.) in quanto il nostro Silvio precisa: "se ci sono dei dubbi sulla loro colpevolezza sara' l'ufficio di presidenza a decidere caso per caso".
In poche parole se Silvio ha dei dubbi che il Sig. B. sia colpevole, deve farlo dimettere. Ora è tutto chiaro!
A parte gli scherzi e le battute, quello che è davvero grave non è tanto la sua affermazione ma il fatto che in questi giorni è stato presentato d'urgenza un decreto legge che inasprisca le pene per coloro che vengono corrotti. Il governo "del fare", come lui stesso l'ha definito, ha preso l'impegno di combattere coloro che truffano lo Stato. Ma perchè viene presentato proprio in questi giorni, dove il disGuido Bertolaso riempie le colonne dei giornali? Non hanno sempre sostenuto, gli esponenti del Pdl (e non solo!) che fosse tutta una montatura per colpire ancora una volta Berlusconi?
Le risposte a queste domande sono semplici. Più che governo "del fare" si rivela ancora una volta governo "del rimediare". Decreti legge che fanno tanto fumo, suscitando interesse nell'opinione pubblica (che a quanto pare risponde in modo favorevole), ma che poi si rivelano soltanto una pagliacciata. Basta citarne alcuni per rendere l'idea: gli anziani non riescono a sostenere i danni economici della crisi? Nessun problema, arriva la "social card"! Presentata come la misura anti-crisi per eccellenza, la carta ricaricabile conteneva 40 euro (nei casi migliori) da spendere mensilmente per i generi alimentari.Tutto ciò per placare l'opinione pubblica, per far sembrare che il governo "faccia", ma non è stato e mai sarà così. Cosa ancora più grave è che l'opposizione si limita ad esultare quando un decreto viene respinto, o addirittura ne condivide di assurdi. Una parola può descrivere la nostra attuale classe dirigente: vergogna.
giovedì 18 febbraio 2010
Il Dalai Lama arriva negli Stati Uniti
Dopo una settimana di tira e molla, il Dalai Lama è finalmente approdato in terra statunitense. Ma qui l’estro di Obama si rivela degno di un vero premio Nobel per la pace (aggiungerei “alle intenzioni”, ma solo per dovere di cronaca). Sì perché Obama non vuole assolutamente scontentare Wen Jiabao, capo del governo cinese, e per questo motivo accoglierà il capo spirituale tibetano non nella Studio Ovale (stanza predisposta per accogliere i capi di Stato) bensì nella sala delle Mappe. Motivazione ufficiale di tutto ciò è che gli Stati Uniti accolgono il Dalai Lama come capo religioso e non politico.
Passiamo però alle motivazioni vere, che sono molto più succose e interessanti. Si dia il caso, infatti, che la Cina detenga miliardi di dollari di debito pubblico U.S.A. in titoli di Stato, azioni e fondi. Ricordiamo inoltre che gli Stati Uniti hanno bisogno di un appoggio per forzare l’Iran a concludere gli esperimenti atomici, dato che la Russia è estremamente contraria ad un eventuale attacco ai danni dello Stato mediorientale. Per concludere c’è ancora la questione della vendita di armi americane a Taiwan e il caso “Google – Cina”, ovvero l’ultimatum della major delle ricerche online al governo cinese, reo di aver richiesto attacchi continui alle web mail Gmail d’America e d’Europa.
Adesso che la situazione è completa, possiamo analizzare con chiarezza la scelta di Obama di accogliere colui che viene additato dai cinesi come il separatista per eccellenza del loro territorio. È evidente che gli Stati Uniti non sono nella posizione (non più, per lo meno) di dettare legge in campo di politica internazionale, quindi probabilmente il Dalai Lama è stato invitato per rimediare all’errore mediatico fatto in precedenza (quello di non accettare la visita dello stesso nella Casa Bianca, N.d.A.) per riconciliarsi su questo punto con l’Unione Europea. Dunque si potrebbe trattare dell’appello disperato di un Capo di Stato che finora non si è fatto notare per una grande abilità gestionale.
In questi minuti l’incontro avviene a Washington, nei prossimi giorni potremmo sapere cosa si è detto e quali sono le reali implicazioni politiche in risposta a questo evento.
Giuseppe Troccoli
Passiamo però alle motivazioni vere, che sono molto più succose e interessanti. Si dia il caso, infatti, che la Cina detenga miliardi di dollari di debito pubblico U.S.A. in titoli di Stato, azioni e fondi. Ricordiamo inoltre che gli Stati Uniti hanno bisogno di un appoggio per forzare l’Iran a concludere gli esperimenti atomici, dato che la Russia è estremamente contraria ad un eventuale attacco ai danni dello Stato mediorientale. Per concludere c’è ancora la questione della vendita di armi americane a Taiwan e il caso “Google – Cina”, ovvero l’ultimatum della major delle ricerche online al governo cinese, reo di aver richiesto attacchi continui alle web mail Gmail d’America e d’Europa.
Adesso che la situazione è completa, possiamo analizzare con chiarezza la scelta di Obama di accogliere colui che viene additato dai cinesi come il separatista per eccellenza del loro territorio. È evidente che gli Stati Uniti non sono nella posizione (non più, per lo meno) di dettare legge in campo di politica internazionale, quindi probabilmente il Dalai Lama è stato invitato per rimediare all’errore mediatico fatto in precedenza (quello di non accettare la visita dello stesso nella Casa Bianca, N.d.A.) per riconciliarsi su questo punto con l’Unione Europea. Dunque si potrebbe trattare dell’appello disperato di un Capo di Stato che finora non si è fatto notare per una grande abilità gestionale.
In questi minuti l’incontro avviene a Washington, nei prossimi giorni potremmo sapere cosa si è detto e quali sono le reali implicazioni politiche in risposta a questo evento.
Giuseppe Troccoli
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mercoledì 17 febbraio 2010
Il braccio di ferro tra U.S.A. e Iran
Leonid Ivashov ieri aveva dichiarato che c’era la possibilità di assistere ad un attacco congiunto di Stati Uniti e Israele ai danni dell’Iran. Oggi questa notizia è stata supportata dal Capo di Stato maggiore Nikolai Makarov, generale delle forze armate russe.
L’Iran è colpevole di condurre esperimenti sull’uranio, o per dirla alla Obama “non rispetta le norme di sicurezza mondiali”. Il che è tantomeno anomalo per il presidente di un Paese che ha deturpato interi paesaggi, molti anni fa, per testare le proprie testate atomiche.
Il fatto è che forse non tutti sanno che cosa s’intende per arricchimento dell’uranio. Il procedimento non prevede di fondere assieme uranio e oro, bensì di utilizzare grandi quantità dell’isotopo presente in più grande quantità sulla Terra (U238, N.d.A.) per sintetizzare un altro isotopo, dal potere energetico esponenzialmente più alto (U235). La percentuale di presenza di quest’ultimo isotopo è di vitale importanza se non vogliamo utilizzare l’uranio arricchito per motivi energetici. Per fini bellici, ad esempio, la percentuale utile di uranio 235 deve superare la soglia del 60%. L’Iran è attualmente ad una percentuale di arricchimento del 20%.
La cosa che più mi colpisce in questo braccio di ferro è però il ruolo della Russia. Da giorni, ormai, Medvedev ha ritirato la trattativa con lo Stato mediorientale che riguardava la cessione di missili S-300 terra-aria, mossa chiaramente pro States, ma oggi, lo stesso Medvedev, ha annunciato che farà tutto ciò che può per impedire un eventuale attacco contro l’Iran.
La prospettiva non è dunque delle migliori, e riporta al periodo d’oro dell’economia mondiale, chiamato anche “Guerra Fredda”. Ma a cosa porterebbe un eventuale attacco da parte degli Stati Uniti all’Iran? Di sicuro un bel botto, materiale oltre che mediatico, e la distruzione di una regione mediorientale. In seguito, almeno secondo queste dichiarazioni, ci sarà un inasprimento dei rapporti tra le due vecchie guardie del mondo, ovvero U.S.A. e Russia, e infine... niente di speciale, naturalmente, a meno che Cina, Giappone e Corea non vogliano usare un simile pretesto per ribadire la loro supremacy. In questo caso, e solo in questo caso, assisteremo a ciò che chiuderà per una ventina d’anni la crisi economica globale.
Vedremo nei prossimi giorni chi si aggiudicherà la vittoria di questo ennesimo braccio di ferro.
Giuseppe Troccoli
L’Iran è colpevole di condurre esperimenti sull’uranio, o per dirla alla Obama “non rispetta le norme di sicurezza mondiali”. Il che è tantomeno anomalo per il presidente di un Paese che ha deturpato interi paesaggi, molti anni fa, per testare le proprie testate atomiche.
Il fatto è che forse non tutti sanno che cosa s’intende per arricchimento dell’uranio. Il procedimento non prevede di fondere assieme uranio e oro, bensì di utilizzare grandi quantità dell’isotopo presente in più grande quantità sulla Terra (U238, N.d.A.) per sintetizzare un altro isotopo, dal potere energetico esponenzialmente più alto (U235). La percentuale di presenza di quest’ultimo isotopo è di vitale importanza se non vogliamo utilizzare l’uranio arricchito per motivi energetici. Per fini bellici, ad esempio, la percentuale utile di uranio 235 deve superare la soglia del 60%. L’Iran è attualmente ad una percentuale di arricchimento del 20%.
La cosa che più mi colpisce in questo braccio di ferro è però il ruolo della Russia. Da giorni, ormai, Medvedev ha ritirato la trattativa con lo Stato mediorientale che riguardava la cessione di missili S-300 terra-aria, mossa chiaramente pro States, ma oggi, lo stesso Medvedev, ha annunciato che farà tutto ciò che può per impedire un eventuale attacco contro l’Iran.
La prospettiva non è dunque delle migliori, e riporta al periodo d’oro dell’economia mondiale, chiamato anche “Guerra Fredda”. Ma a cosa porterebbe un eventuale attacco da parte degli Stati Uniti all’Iran? Di sicuro un bel botto, materiale oltre che mediatico, e la distruzione di una regione mediorientale. In seguito, almeno secondo queste dichiarazioni, ci sarà un inasprimento dei rapporti tra le due vecchie guardie del mondo, ovvero U.S.A. e Russia, e infine... niente di speciale, naturalmente, a meno che Cina, Giappone e Corea non vogliano usare un simile pretesto per ribadire la loro supremacy. In questo caso, e solo in questo caso, assisteremo a ciò che chiuderà per una ventina d’anni la crisi economica globale.
Vedremo nei prossimi giorni chi si aggiudicherà la vittoria di questo ennesimo braccio di ferro.
Giuseppe Troccoli
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Non dire appalto se non hai un parente a cui darlo
Bertolaso? Ma quale Bertolaso? Lo stesso Bertolaso che restituì le case agli abruzzesi dopo il terribile terremoto? Stiamo parlando del nuovo eroe della patria italiana?
La notizia della scrittura nel registro degli indagati nel fascicolo aperto dalla procura di Firenze del numero uno della protezione civile è arrivata agli italiani senza preavviso. Strano, perchè insieme a Guido Bertolaso hanno ricevuto l'avviso di garanzia alcuni dei suoi più stretti collaboratori tra cui spiccano Angelo Balducci (nel giro viene chiamato "gentiluomo del Papa"), Gian Michele Calvi e Francesco Piermarini (cognato, indovina un po', del Bartolaso). Da questi nomi saltano all'occhio dei conflitti di interessi che farebbero gola al Sig. B. I due infatti hanno parenti non troppo lontani che vivono grazie agli appalti edilizi. Quello che forse non tutti sanno è che in caso di emergenze (come, guarda caso, quella del terremoto) la protezione civile svolge una trattativa privata degli appalti pubblici, senza nessuna gara di assegnazione dei lavori.
Da tutto ciò ci si domanda: "visto che che queste persone sono oneste non daranno gli appalti ai loro familiari vero?". In un paese normale sarebbe così, ci sarebbe una veloce gara d'appalto e si assegnerebbero i lavori. Il metodo "all'italiana" diversamente assegna direttamente i lavori al primo che passa che, oh ma che strana coincidenza, è sempre un parente. Come merce di scambio per questi favori Balducci & C. ricevevano attenzioni particolari da ragazze belle e prorompenti, denaro e, a loro volta, altri favori.
Bertolaso in tutto questo che c'entra? C'entra poichè reo di aver "dato fiducia eccessiva alle persone sbagliate", cosa che a quanto pare non basta per dimettersi, come se fossero briciole quelle che gestivano lui e i suoi compagni di merende. Si sarebbe anche dimesso questo povero uomo. Subito ha ammesso le sue colpe all'opinione pubblica, ma arrivato per presentare le dimissioni (colpo di scena!) Mr. B. non accetta le dimissioni e afferma "Non si può governare attaccati da pubblici dipendenti quali sono i giudici". Dopo 24 (non uno, V-E-N-T-I Q-U-A-T-T-R-O) procedimenti giudiziari che negli anni l'hanno visto partecipe, i giudici di Crescentino (VC) hanno aperto un fascicolo sull'uccisione di Giulio Cesare. Bruto confessa al Gip "il 15 Marzo del '44, Silvio e Totò" (Riina, N.d.A. ) "attirarono Giulio nella trappola". Seguiremo gli sviluppi nei prossimi post.
La notizia della scrittura nel registro degli indagati nel fascicolo aperto dalla procura di Firenze del numero uno della protezione civile è arrivata agli italiani senza preavviso. Strano, perchè insieme a Guido Bertolaso hanno ricevuto l'avviso di garanzia alcuni dei suoi più stretti collaboratori tra cui spiccano Angelo Balducci (nel giro viene chiamato "gentiluomo del Papa"), Gian Michele Calvi e Francesco Piermarini (cognato, indovina un po', del Bartolaso). Da questi nomi saltano all'occhio dei conflitti di interessi che farebbero gola al Sig. B. I due infatti hanno parenti non troppo lontani che vivono grazie agli appalti edilizi. Quello che forse non tutti sanno è che in caso di emergenze (come, guarda caso, quella del terremoto) la protezione civile svolge una trattativa privata degli appalti pubblici, senza nessuna gara di assegnazione dei lavori.
Da tutto ciò ci si domanda: "visto che che queste persone sono oneste non daranno gli appalti ai loro familiari vero?". In un paese normale sarebbe così, ci sarebbe una veloce gara d'appalto e si assegnerebbero i lavori. Il metodo "all'italiana" diversamente assegna direttamente i lavori al primo che passa che, oh ma che strana coincidenza, è sempre un parente. Come merce di scambio per questi favori Balducci & C. ricevevano attenzioni particolari da ragazze belle e prorompenti, denaro e, a loro volta, altri favori.
Bertolaso in tutto questo che c'entra? C'entra poichè reo di aver "dato fiducia eccessiva alle persone sbagliate", cosa che a quanto pare non basta per dimettersi, come se fossero briciole quelle che gestivano lui e i suoi compagni di merende. Si sarebbe anche dimesso questo povero uomo. Subito ha ammesso le sue colpe all'opinione pubblica, ma arrivato per presentare le dimissioni (colpo di scena!) Mr. B. non accetta le dimissioni e afferma "Non si può governare attaccati da pubblici dipendenti quali sono i giudici". Dopo 24 (non uno, V-E-N-T-I Q-U-A-T-T-R-O) procedimenti giudiziari che negli anni l'hanno visto partecipe, i giudici di Crescentino (VC) hanno aperto un fascicolo sull'uccisione di Giulio Cesare. Bruto confessa al Gip "il 15 Marzo del '44, Silvio e Totò" (Riina, N.d.A. ) "attirarono Giulio nella trappola". Seguiremo gli sviluppi nei prossimi post.
Argomenti:
Bertolaso,
Sig. B.,
terremoto_l'aquila
martedì 16 febbraio 2010
Ghe pensi mi (forse)
In questi giorni la Calabria sta vivendo giorni di paura a causa del maltempo che sta affliggendo il suo territorio e non solo. La pioggia e le frane, causate da essa, hanno portato all'evaquazione di circa 150 persone nel piccolo comune di Maierato, in provincia di Vibo Valentia.
Ogni volta che si sente parlare di queste emergenze sorge sempre spontanea una domanda: si poteva evitare tutto ciò? La risposta non è certa ma ragionandoci sopra e vedendo le immagini, ascoltando le persone che popolano quelle zone viene da dire di sì.
Ci si trova davanti sempre alle solite storie: le autorità vengono avvertite sulla situazione dalla gente ma la burocrazia (o chissà che cos'altro) non permette di agire all'istante, evitando così il peggio. Ciò era già successo a L'Aquila in occasione del terremoto e a Messina quando una frana, nel mese di Ottobre, fece 18 vittime.
Il sig. B, in entrambe le occasioni, dichiarò "lo Stato farà riavere le case ai cittadini sfollati". D'accordo, ma invece di riparare dopo che il fatto è successo, non si poteva pensare di evitarlo? Un vecchio detto dice meglio prevenire che curare, ma in quest'Italia ormai da troppo tempo è meglio curare che prevenire.
Dov'erano i nostri politici, nazionali e non solo, quando gli abruzzesi lamentavano ormai da tempo delle scosse di terremoto che hanno preceduto il 3 Aprile?
Troppi eventi dell'Italia repubblicana sono macchiati dell'indulgenza di qualcuno ed è venuta l'ora di cambiare la mentalità, gli usi e i costumi di questa Italia che merita un futuro migliore, una classe politica migliore (o perlomeno che ci rappresenti) indifferentemente a destra, sinistra, sopra e sotto.
Spero finisca presto il tempo di "Ah è successo questo, bè ripareremo" e inizi una nuova epoca all'insegna di "Non deve succedere. Ripariamo".
Ogni volta che si sente parlare di queste emergenze sorge sempre spontanea una domanda: si poteva evitare tutto ciò? La risposta non è certa ma ragionandoci sopra e vedendo le immagini, ascoltando le persone che popolano quelle zone viene da dire di sì.
Ci si trova davanti sempre alle solite storie: le autorità vengono avvertite sulla situazione dalla gente ma la burocrazia (o chissà che cos'altro) non permette di agire all'istante, evitando così il peggio. Ciò era già successo a L'Aquila in occasione del terremoto e a Messina quando una frana, nel mese di Ottobre, fece 18 vittime.
Il sig. B, in entrambe le occasioni, dichiarò "lo Stato farà riavere le case ai cittadini sfollati". D'accordo, ma invece di riparare dopo che il fatto è successo, non si poteva pensare di evitarlo? Un vecchio detto dice meglio prevenire che curare, ma in quest'Italia ormai da troppo tempo è meglio curare che prevenire.
Dov'erano i nostri politici, nazionali e non solo, quando gli abruzzesi lamentavano ormai da tempo delle scosse di terremoto che hanno preceduto il 3 Aprile?
Troppi eventi dell'Italia repubblicana sono macchiati dell'indulgenza di qualcuno ed è venuta l'ora di cambiare la mentalità, gli usi e i costumi di questa Italia che merita un futuro migliore, una classe politica migliore (o perlomeno che ci rappresenti) indifferentemente a destra, sinistra, sopra e sotto.
Spero finisca presto il tempo di "Ah è successo questo, bè ripareremo" e inizi una nuova epoca all'insegna di "Non deve succedere. Ripariamo".
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Quel genio di Celori
Ammetto che una cosa simile me la sarei aspettata più da un giovinotto di Forza Nuova che da un candidato alle elezioni regionali laziali. Come il titolo lascia intuire sto parlando di un vero e proprio genio, tale Luigi Celori.
Costui, sembra, regali calendari rappresentanti colui che al tempo veniva chiamato Duce, ma che forse è meglio ricordiamo con nome e cognome. Sì, Celori regala(va) calendari di Benito Mussolini ai militanti della sua lista. Subito mi sono stupito vedendo la notizia, vi giuro. E mi sono domandato come mai lo stesso calendario non fosse anche su Panorama, L'Espresso, Novella 2000, eccetera eccetera. Poi la risposta è stata chiara: probabilmene Mussolini non aveva i numeri per essere all'altezza di tali forme d'arte.
Tra l'altro vorrei proprio vederlo uno di questi calendari, per notare i giochi di luce che fanno apparire più alto il grande dittatore versione italiana.
La motivazione di questo amorevole gesto da parte dell'ex capogruppo An (eh sì, la mela non cade mai troppo lontano dall'albero) è però ancora più agghiacciante: festeggiare l'ottantesimo anno dell'era fascista. Qua siamo alla frutta, mi vedo già un bel calendario con pose osé del caro vecchio Licio Gelli, simbolo del centocinquantenario della nascita della P2.
Che implicazioni avrà tutto ciò? Onestamente non ne ho idea, probabilmente la televisione non riporterà una simile sciocchezzuola che va ad infrangere l'articolo su cui si basa la repubblica italiana. Certo, è anche vero che la Costituzione ha passato tempi migliori, dato che adesso viene continuamente depredata per somigliare ad un trattato economico.
Peccato che in troppi ancora non sappiano che la Costituzione Italiana, dalla creazione dell'Unione Europea e dell'Eurozona, serva sempre meno visto che il diritto internazionale è più importante delle singole leggi statali, e il celeberrimo Trattato di Lisbona è da leggere come "Costituzione dell'Unione Europea".
Tornando alla notizia in sé, il PCdI chiede che il candidato Celori ritiri la sua candidatura nella regione Lazio ma credo che, a meno di una buonuscita che copra le spese di creazione del sito personale, ciò non avverrà mai.
Per oggi, credo basti.
A presto,
Giuseppe Troccoli
Costui, sembra, regali calendari rappresentanti colui che al tempo veniva chiamato Duce, ma che forse è meglio ricordiamo con nome e cognome. Sì, Celori regala(va) calendari di Benito Mussolini ai militanti della sua lista. Subito mi sono stupito vedendo la notizia, vi giuro. E mi sono domandato come mai lo stesso calendario non fosse anche su Panorama, L'Espresso, Novella 2000, eccetera eccetera. Poi la risposta è stata chiara: probabilmene Mussolini non aveva i numeri per essere all'altezza di tali forme d'arte.
Tra l'altro vorrei proprio vederlo uno di questi calendari, per notare i giochi di luce che fanno apparire più alto il grande dittatore versione italiana.
La motivazione di questo amorevole gesto da parte dell'ex capogruppo An (eh sì, la mela non cade mai troppo lontano dall'albero) è però ancora più agghiacciante: festeggiare l'ottantesimo anno dell'era fascista. Qua siamo alla frutta, mi vedo già un bel calendario con pose osé del caro vecchio Licio Gelli, simbolo del centocinquantenario della nascita della P2.
Che implicazioni avrà tutto ciò? Onestamente non ne ho idea, probabilmente la televisione non riporterà una simile sciocchezzuola che va ad infrangere l'articolo su cui si basa la repubblica italiana. Certo, è anche vero che la Costituzione ha passato tempi migliori, dato che adesso viene continuamente depredata per somigliare ad un trattato economico.
Peccato che in troppi ancora non sappiano che la Costituzione Italiana, dalla creazione dell'Unione Europea e dell'Eurozona, serva sempre meno visto che il diritto internazionale è più importante delle singole leggi statali, e il celeberrimo Trattato di Lisbona è da leggere come "Costituzione dell'Unione Europea".
Tornando alla notizia in sé, il PCdI chiede che il candidato Celori ritiri la sua candidatura nella regione Lazio ma credo che, a meno di una buonuscita che copra le spese di creazione del sito personale, ciò non avverrà mai.
Per oggi, credo basti.
A presto,
Giuseppe Troccoli
lunedì 15 febbraio 2010
Inaugurazione
Il primo post di questo spazio è soltanto l'inaugurazione di un'avventura, di una scommessa fatta tra me e me in una giornata buia e nebbiosa.
Prima di ogni cosa, il motivo della creazione di questo blog: come il nome stesso suggerisce, tutto ciò è nato per commentare, ovvero per adempiere al preciso compito di ogni uomo di far girare gli ingranaggi del cervello, ingranaggi che per troppo tempo magari sono rimasti inceppati. Commentando... è quindi una rassegna di pensieri e opinioni legate alle notizie che ogni giorno affollano le reti e riempiono le pagine dei giornali.
Commentando... può servire a chi non sa che libro leggere, quale film guardare di sera.
In ogni caso, io, unico autore, almeno per ora, tengo ad accentuare il fatto che ogni messaggio vedrete su questo blog rappresenterà soltanto la mia interpretazione delle notizie che il mio intelletto ritiene più meritevoli di essere commentate, soltanto le mie impressioni sui libri, sui film e su ogni espressione d'arte che prenderò in considerazione. Non ho la presunzione di voler essere l'unica fonte da cui trarre informazioni, né tantomeno la volontà di condizionare populisticamente le menti che porteranno (spero) a leggere ciò che voglio condividere.
Chiudo questo primo messaggio al world wide web con una proposta:
tu, lettore, se vuoi aiutarmi in questa mia "missione", sentiti libero di contattarmi, magari commentando questo articolo o i successivi.
Grazie per aver letto questo post, visitatore, torna al più presto e scopri se ho inserito nuovi articoli.
Giuseppe Troccoli
Prima di ogni cosa, il motivo della creazione di questo blog: come il nome stesso suggerisce, tutto ciò è nato per commentare, ovvero per adempiere al preciso compito di ogni uomo di far girare gli ingranaggi del cervello, ingranaggi che per troppo tempo magari sono rimasti inceppati. Commentando... è quindi una rassegna di pensieri e opinioni legate alle notizie che ogni giorno affollano le reti e riempiono le pagine dei giornali.
Commentando... può servire a chi non sa che libro leggere, quale film guardare di sera.
In ogni caso, io, unico autore, almeno per ora, tengo ad accentuare il fatto che ogni messaggio vedrete su questo blog rappresenterà soltanto la mia interpretazione delle notizie che il mio intelletto ritiene più meritevoli di essere commentate, soltanto le mie impressioni sui libri, sui film e su ogni espressione d'arte che prenderò in considerazione. Non ho la presunzione di voler essere l'unica fonte da cui trarre informazioni, né tantomeno la volontà di condizionare populisticamente le menti che porteranno (spero) a leggere ciò che voglio condividere.
Chiudo questo primo messaggio al world wide web con una proposta:
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