Nell'odierna intervista di Berlusconi a palazzo Grazioli, Silvio allieta ancora una volta i giornalisti con una delle sue celebri barzellette: "Non credo ci sia dubbio sul fatto che chi sbaglia e commette dei reati non può pretendere di restare in nessun movimento politico" e ancora "le persone che sono sottoposte a indagini o processi non devono venire ricomprese nelle liste elettorali". Questa non può essere altro che una battuta! E invece no.
Il Sig. B. a quanto pare è convinto che l'essere indagato comporti l'estromissione della persona in questione da qualsiasi partito politico esso faccia parte (tranne che ne sia il presidente, N.d.A.) in quanto il nostro Silvio precisa: "se ci sono dei dubbi sulla loro colpevolezza sara' l'ufficio di presidenza a decidere caso per caso".
In poche parole se Silvio ha dei dubbi che il Sig. B. sia colpevole, deve farlo dimettere. Ora è tutto chiaro!
A parte gli scherzi e le battute, quello che è davvero grave non è tanto la sua affermazione ma il fatto che in questi giorni è stato presentato d'urgenza un decreto legge che inasprisca le pene per coloro che vengono corrotti. Il governo "del fare", come lui stesso l'ha definito, ha preso l'impegno di combattere coloro che truffano lo Stato. Ma perchè viene presentato proprio in questi giorni, dove il disGuido Bertolaso riempie le colonne dei giornali? Non hanno sempre sostenuto, gli esponenti del Pdl (e non solo!) che fosse tutta una montatura per colpire ancora una volta Berlusconi?
Le risposte a queste domande sono semplici. Più che governo "del fare" si rivela ancora una volta governo "del rimediare". Decreti legge che fanno tanto fumo, suscitando interesse nell'opinione pubblica (che a quanto pare risponde in modo favorevole), ma che poi si rivelano soltanto una pagliacciata. Basta citarne alcuni per rendere l'idea: gli anziani non riescono a sostenere i danni economici della crisi? Nessun problema, arriva la "social card"! Presentata come la misura anti-crisi per eccellenza, la carta ricaricabile conteneva 40 euro (nei casi migliori) da spendere mensilmente per i generi alimentari.Tutto ciò per placare l'opinione pubblica, per far sembrare che il governo "faccia", ma non è stato e mai sarà così. Cosa ancora più grave è che l'opposizione si limita ad esultare quando un decreto viene respinto, o addirittura ne condivide di assurdi. Una parola può descrivere la nostra attuale classe dirigente: vergogna.
venerdì 19 febbraio 2010
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